L’italia, come sempre, si conferma un luogo incredibilmente ricco di cultura ed arte nascoste. Cultura ed arte spesso conosciute solo da un pubblico locale o di nicchia.
Fortunatamente – e questa è un’altra caratteristica italiana – sorgono associazioni ed entità che si prefiggono la salvaguardia della memoria di queste meraviglie.
Una di queste è AIMSC – Associazione Italiana dei Musei della Stampa e della Carta – che ha tra i suoi intenti la promozione e la valorizzazione di Musei e Raccolte che custodiscono e mettono a disposizione le tradizioni e il saper fare di maestri tipografi e cartai.
Queste realtà sono luoghi vivi in cui si celebrano eventi, si fa didattica, ci s’incontra e si vive la carta e la tipografia nella dimensione artigiana, artistica e sociale.
Per consolidare questi concetti, ogni anno l’Associazione organizza un Congress in un Museo dedicato alla filiera carta e stampa in collaborazione con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
La dodicesima edizione del Congresso Nazionale dal titolo “Carta e Stampa: la tradizione è futuro” si è tenuta il 19 e 20 settembre 2015 presso il Museo della Carta di Toscolano Maderno (BS)
Il Congresso si è articolato in più momenti. Nella mattinata del 19, con l’intervento di archeologi e storici si è cercato di comprendere grazie a quali fatti e personaggi, l’antico borgo di Benacum – affacciato sul lago che da esso prende il nome – sia diventato nel XV° secolo un importante centro, noto in tutta Europa, per la lavorazione della carta e la stampa di qualità.
Nella sessione pomeridiana si è discusso, con alcuni imprenditori, su come dare senso e futuro alle vecchie arti di cartai e tipografi per animare idee, sentimenti e pensieri. Valori da trasmettere per interpretare un uso della tecnologia con al centro l’uomo.
La scelta di svolgere il convegno nel Museo della Carta di Toscolano Maderno è stata un’operazione di particolare interesse per mettere in luce un tesoro culturale sconosciuto ai più e che meriterebbe ben altra attenzione di quella che gli è oggi riservata da storyteller e maîtres à penser oltre che dalle istituzioni statali.
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