Un quartiere in continuo fermento, l’Ex Provianda di Santa Marta e l’Osservatorio Monografie d’Impresa
Sulla “rive gauche” dell’Adige, oltre l’Arena, la casa di Giulietta, piazza delle Erbe e le altre destinazioni mainstream di Verona, si apre il vivace quartiere di Veronetta. Il nome glielo affibbiarono i francesi al seguito di Napoleone quando, nel 1801, si insediarono nel centro storico della città e, guardando con arroganza e disprezzo lo sviluppo urbano della riva sinistra occupato dagli austriaci, lo appellarono “Veronette” (piccola Verona).
Nata in epoca altomedievale come periferia popolare, Veronetta ha sempre avuto un ruolo marginale e subalterno rispetto alla città situata all’interno della grande ansa del fiume, forse anche per la sua storica vocazione artigianale e manifatturiera. Da qualche anno a questa parte, complice anche l’Università di Verona, che ha qui due sedi, Veronetta è rinata e offre occasioni continue di indugi, con eventi e luoghi di cultura, musica e arte particolarmente attrattivi.
Dall’incantevole scenario del Teatro Romano e del Ponte Pietra allo straordinario panorama che si gode da Castel San Pietro, dalle pregevoli chiese di San Giorgio in Braida, Santo Stefano, Santa Maria in Organo e San Giovanni in Valle al Parco delle Mura e al Giardino Giusti, si passa a luoghi che raccontano tempi nuovi e recenti, come La Giarina Contemporary Art, la Galleria Studio La Città, la Fonderia 20.9 o Isolo17 Gallery, spazi espositivi e centri culturali di incontro e aggregazione.
Il quartiere intreccia così storia antichissima e identità contemporanee, spesso messe in evidenza dal proliferare di associazioni che promuovono il territorio e la socialità. In questo dinamismo e fermento, all’interno dell’Ex Provianda militare di Santa Marta, divenuta oggi prestigiosa sede universitaria, si inserisce l’Osservatorio Monografie d’Impresa.
L’Ex Provianda di Santa Marta
In Veronetta, nell’area un tempo occupata dal Campo Marzio, si ergeva sin dal 1212 la chiesa di Santa Maria Maddalena, con annesso monastero. Nel XIX secolo, forse per un errore di trascrizione nel catasto dei beni del convento, il nome della chiesa divenne Santa Marta. Nello stesso periodo il complesso venne venduto ai cappuccini e poi passò all’autorità militare austriaca impegnata in quel periodo a contrastare le guerre d’indipendenza. Gli austriaci, che appunto occupavano questo territorio, tra il 1863 e il 1865 fecero tabula rasa degli antichi edifici ed eressero la Provianda, uno stabilimento destinato alla produzione di pane e gallette, oltre che al deposito e all’amministrazione di altri generi di sussistenza per l’esercito. Sottoposta dopo il 2000 a un magnifico restauro curato dall’Architetto Massimo Carmassi (premiato con la Medaglia d’Oro per l’Architettura dalla Triennale di Milano), dal 2015 la Provianda di Santa Marta ospita i dipartimenti di Scienze Economiche e di Management dell’Università di Verona, oltre alla sede operativa dell’Osservatorio Monografie d’Impresa.
L’Osservatorio Monografie d’Impresa
La Monografia d’impresa è uno strumento editoriale (volume, libro o brochure) che indaga la storia aziendale nel suo complesso, dalle origini alle prospettive future. Un’opera che racconta le vicende di fondatori illuminati e di eredi che ne hanno abbracciato la visione, gli aspetti valoriali dell’azienda, gli sviluppi e i traguardi. Un prodotto istituzionale che mira a rafforzare la brand reputation coinvolgendo tutti gli stakeholder (lavoratori, clienti, fornitori) e a creare una sinergia con la comunità territoriale e non solo. L’Osservatorio Monografie d’Impresa nasce nel 2013, a Verona, come associazione di promozione sociale finalizzata a studiare e conservare questo specifico tipo di letteratura, circoscrivendolo alle opere delle sole aziende italiane o di quelle con almeno una filiale in Italia. Un progetto coraggioso, data l’esclusività delle opere che, senza l’Osservatorio, rischierebbero in buona parte di andare perdute. Nell’archivio bibliotecario oggi si contano oltre 1600 monografie aziendali a disposizione del pubblico per consultazioni guidate gratuite e utilizzate dagli studenti universitari che durante i loro stage curriculari partecipano alle attività di analisi, recensione e catalogazione.
L’Osservatorio non si limita però alla conservazione di questi “autoritratti” aziendali, ma organizza seminari, tavole rotonde e workshop su brand reputation, branding, responsabilità sociale, storytelling, heritage marketing e conduce un’intensa attività culturale, formativa e didattica rivolta a imprenditori, comunicatori, esperti e studenti universitari.
Altra attività importante dell’Osservatorio è il biennale Premio OMI alla Miglior Monografia Istituzionale d’Impresa, che celebra il valore della narrazione aziendale e la sua importanza nei rapporti con gli stakeholder.
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