“… Ogni pensatore profondo teme più di venire capito che di essere frainteso …”
[Friedrich Nietzsche]
Proprio perchè sono un pensatore tutt’altro che profondo cercherò un chiarimento su una confusione terminologica interna al tema dell’Heritage Marketing. Lo farò sviluppando un ragionamento sulle molteplici definizioni che aleggiano attorno allo specifico oggetto di ricerca del nostro Osservatorio e che è stato da noi identificato come “Monografia Istituzionale d’Impresa”
Monografia d’Impresa e Storia d’Impresa,
La convergenza parallela tra due mondi simili ma diversi
Sovente, sia in ambito accademico che professionale, viene confuso il concetto di “storia d’impresa” con quello di “monografia istituzionale d’impresa” che qui chiameremo per semplicità “Autonarrazione d’Impresa”.
Le due tipologie di opere trattano sostanzialmente lo stesso tema ma lo fanno secondo una metrica diversa. La differenza non è lieve, pur apparendo a prima vista tale.
Sviluppo in seguito un parallelo che evidenzia quelle che, a mio avviso, sono le più importanti tra queste differenze:
A.1 L’Autonarrazione d’Impresa è un’opera autoreferenziale, scritta o commissionata a favore dell’azienda o ente che ne è protagonista ed è quindi identificabile come strumento di marketing.
A.2 La Storia d’Impresa è un’opera analitico-descrittivail cui fine è puramente scientifico e quindi non ha lo scopo di connotare positivamente o negativamente l’immagine o la reputazione dell’ente protagonista.
Questo tipo di opera è di prassi curata da studiosi profondi conoscitori del mercato di riferimento in cui opera l’ente e che non hanno, con l’ente stesso,alcun conflitto di interesse.
B.1 Nell’Autonarrazione d’Impresa la stesura dei contenuti è fortemente influenzata dalla filosofia dell’azienda o ente protagonista dell’opera, oltre che dalle tendenze del periodo e del settore nel quale viene realizzata.
B.2 Una Storia d’Impresa segue, per grandi filoni, un criterio di raccolta delle fonti e di esposizione dei contenuti che li renda comparabili con quelli di opere analoghe.
C.1 L’Autonarrazione d’Impresaè uno strumento di comunicazione e quindi tende a enfatizzare, anche emotivamente, i risvolti che il marketing vuole si conoscano e a tacerne, o minimizzarne, altri che l’azienda o l’ente non desidera evidenziare.
C.2 La Storia d’Impresa in quanto strumento di analisi scientifica è realizzata con ottica neutrale e quindi si propone di essere quanto più possibile oggettiva, rispetto a positività e negatività rilevate.
D.1 L’Autonarrazione d’Impresa oltre a divulgare passato e presente dell’ente ne delinea, implicitamente o esplicitamente, anche il futuro.
D.2 La Storia d’Impresa è priva della funzione di promessa del futuro, ma ha quella di descrivere e analizzare quanto già accaduto e quindi si è storicizzato.
Concludendo
Tra Monografia d’Impresa (o Autonarrazione d’Impresa) e Storia d’Impresa non vi sono quindi differenze che le pongano sui piatti della stessa bilancia al fine di determinare il maggior valore di questa o quella, ma semplicemente diversità tipologiche, funzionali e di fruizione.
Ciò detto non va dimenticato che nonostante sia assolutamente corretto valorizzare ex post, con operazioni di marketing, i contenuti di una Storia d’Impresa questa ipotesi non potrà mai essere presa in considerazione ex ante. Cioè non può esservi, quantomeno a mio avviso, l’idea preventiva di creare un documento scientifico a fini di marketing: ne distorcerebbe i presupposti e la scientificità stessa.
In alternativa, il lavoro di “riordino archivistico” dei reperti dell’organizzazione potrà essere sia la base per una scientifica Storia d’Impresa quanto una meritoria salvaguardia di memoria e una “raccolta di materia prima” che il marketing aziendale potrà successivamente mettere a frutto per realizzare opere autoreferenziali di Heritage quali monografie, musei d’impresa, percorsi tematici virtuali, ecc.
Stefano Russo
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