Nicola-SartorAbbiamo intervistato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Verona, Nicola Sartor  sulla sua visione, quale esperto di materie economiche, della comunicazione d’impresa e quindi sull’attività formativa che il nostro Osservatorio svolge a favore degli studenti dell’Ateneo veronese.

Professor Sartor lei, che per sua genesi accademica e culturale ha gli strumenti per analizzare lo scenario imprenditoriale italiano, trova che nella gestione delle aziende sia dato un corretto peso alla divulgazione degli asset immateriali e, più in generale, alla comunicazione istituzionale o invece trova che questa attività sia ancora vissuta come marginale?
Premesso che generalizzazioni sono sempre rischiose, penso che vi siano ancora molte aziende che non hanno adeguatamente valutato l’importanza della divulgazione degli asset immateriali e della comunicazione immateriale.
Fatte le debite eccezioni, la sottovalutazione usualmente si associa alla piccola dimensione aziendale.

Pensa che attività come quelle promosse dalla nostra iniziativa agevolino l’approccio delle aziende italiane alla cultura della comunicazione istituzionale?
 Certamente sì. Tali iniziative sono importanti anche in una prospettiva di medio periodo in quanto consentono anche ai nostri studenti e giovani laureati di dare la giusta attenzione alla comunicazione istituzionale.

L’Osservatorio si impegna nella formazione accogliendo studenti per stage – già una dozzina ad oggi -, stimolandoli e supportandoli nella stesura di tesi dedicate alla comunicazione d’impresa – dieci quelle ad oggi prodotte – oltre che ad organizzare incontri imprenditori/studenti per portare in aula le testimonianze eccellenti di chi lavora sul campo. 
Quali suggerimenti può darci per ampliare la gamma di queste attività formative?

Suggerirei di dare adeguata importanza all’approccio multidisciplinare coinvolgendo persone che hanno conoscenze e competenze in campi molto diversi e apparentemente non strettamente pertinenti quali, ad esempio, le discipline relative ai beni culturali, alla psicologia e alla sociologia.

Stefano Russo 

Who’sWho
Nato nel 1953 a Bolzano, Nicola Sartor dopo la laurea in economia e commercio conseguita all’Università Ca’ Foscari di Venezia ottiene una borsa di studio dalla Banca d’Italia e prosegue gli studi presso l’Università di York. Dal 1981 al 1983 lavora presso la Banca d’Italia mentre dal 1988 al1990 passa alla OCSE dove si occupa dell’evoluzione delle politiche di bilancio e fiscali internazionali.
Tra il 1992 ed il 1993 è stato consigliere economico del Ministro del Bilancio durante i mandati di Beniamino Andreatta e Luigi Spaventa mentre dal 1992 al 1997 è stato membro di tre Commissioni di studio e di lavoro istituite dal Ministro delle Finanze su temi della tassazione. Ha fatto anche parte, dal 1994 al 1998, del “Consiglio Tecnico Scientifico per la Programmazione Economica”.
Dal 1993 lavora nell’Università di Verona e dal 2000 è professore ordinario di scienza delle finanze; è stato rettore vicario e preside della facoltà di economia. In questo periodo è stato autore di saggi ed articoli economici, approfondendo in particolar modo i rapporti tra finanza pubblica ed evoluzione demografica. Indipendente di centrosinistra, dal 9 giugno del 2006 ha fatto parte del secondo governo Prodi in qualità di sottosegretario al Ministero dell’Economia.
È stato eletto Rettore dell’università di Verona nel 2013

Università degli Studi di Verona. Nata nel 1950 come Libera Facoltà di Economia e Commercio, ottenne lo status di università nel 1982. Da allora la sua offerta formativa é stata in costante espansione, tematica oltre che territoriale.
Oggi, l’Università di Verona è formata da 15 Dipartimenti e dalla Scuola di Medicina e Chirurgia per un totale di 61 corsi di laurea, 4 scuole di dottorato, 29 master, 42 scuole di specializzazione e 34 corsi di perfezionamento, suddivisi in quattro aree principali: Scienze Giuridiche ed Economiche, Scienze Umanistiche, Scienze della Vita e della Salute, Scienze e Ingegneria.
Logisticamente si sviluppa in tre poli principali a Verona e con sedi minori a Legnago (VR), San Floriano (VR), Vicenza, Trento, Ala (TN), Canazei (TN), Rovereto (TN) e Bolzano.