Ovvero come ti trasformo lo strumento principe della reputazione aziendale in un prodotto di consumo.
Recentemente ho avuto modo di esaminare l’aspetto speculativo – in chiave di marketing – di alcune aziende che espongono e vendono la loro monografia, pubblicata da una casa editrice, all’interno dei loro punti vendita, per i consumatori motivati a far parte della tribù di quel brand.
Lo sconcerto che mi prende oggi, è nell’analizzare l’uso dello strumento nell’ambito delle P.R. e della gestione dello stesso (vedasi articolo precedente “Quella bottega…”).
Ho chiesto recentemente per l’Osservatorio, a due marchi di prestigio, di inviarmi la loro monografia.
Nel primo caso sono stato dirottato alla casa editrice; nel secondo, una gentile signora mi ha telefonato per dirmi che non avrebbero spedito un bel nulla e che il volume è in vendita. Capisco che l’istituzione universitaria italiana in alcuni ambienti non è forse molto considerata, ma è pur sempre un’istituzione!!!
Insegnando Comunicazione d’Impresa devo dire che ho molto ancora da apprendere della modalità con la quale l’esperienza di campo mi offre quotidianamente stimoli e spunti.
Forse ho sbagliato a fare questa analisi affrettata.
Forse queste aziende, in cuor loro, hanno già deciso di partecipare al Premio Monografie di OMI e non vogliono sciuparmi la sorpresa di annoverarle fra i concorrenti.
Forse… mah! Forse sono il solito sognatore che si ostina a vedere il mondo con le lenti rosa.
Mario Magagnino
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