Riceviamo e – oltre a ringraziare della cortesia il Professor Pozzi – volentieri pubblichiamo questa sua bella presentazione della nuova monografia istituzionale ENI, di cui egli è stato curatore. La monografia Eni ha una peculiarità che crediamo sarà antesignana di un modus operandi futuro: nasce come ebook e non prevede altra forma di edizione nemmeno in futuro.
Il 15 dicembre 2013 su iTunes
l’ultimo dei volumi gratuiti della monografia dedicata alla società petrolifera italiana.
Link (primo volume): https://itunes.apple.com/it/book/60-anni-con-eni-vol.-1/id669974428?mt=11
Il progetto 60 anni con eni rappresenta un episodio piuttosto originale nel panoramica delle monografie d’impresa italiane: l’elemento più appariscente è sicuramente quello di nascere immediatamente come prodotto digitale, senza la mediazione di una precedente versione cartacea e senza prevedere in futuro altri formati diversi dall’ebook.
Si tratta poi di un opera che ha un’estensione significativa, specialmente per una pubblicazione digitale: i cinque volumi in cui è stata divisa la monografia occupano circa 260 pagine e includono più di 500 immagini ad alta definizione tratte dagli archivi Alinari e dall’Archivio storico eni, oltre a circa un’ora di filmati e di contributi audio.
La pubblicazione è il frutto di oltre un anno di lavoro, che ha coinciso per la maggior parte con il periodo delle celebrazioni del sessantesimo anniversario dell’azienda: il risultato ha potuto quindi essere offerto gratuitamente al pubblico negli ultimi mesi del 2013, il primo volume è stato rilasciato il 15 ottobre e l’ultimo vede la luce il 15 dicembre
Dal punto di vista dei contenuti, l’obiettivo dell’opera è quello di mostrare il parallelismo fra la storia italiana e la vicenda eni degli ultimi sessant’anni (in realtà la biografia aziendale si estende anche al periodo 1926-53, premessa all’istituzione di eni). Non si tratta tuttavia di un’evocazione che fa leva su un sentimento nostalgia da “come eravamo”; eni è oggi un’impresa compiutamente internazionale, per la quale l’Italia è uno degli scenari di riferimento ma non l’unico: contenuti sono stati quindi pensati per rivolgersi anche a un pubblico che abbia anche scarsa dimestichezza con la nostra storia nazionale – non a caso, gli ebook vengono pubblicati simultaneamente nella versione italiana e in quella inglese – e per spiegare soprattutto il processo di allargamento di prospettiva che ha interessato sia eni che l’Italia con lo sviluppo della globalizzazione.
Cosa ha significato lavorare in un progetto così vasto e complesso? In primo luogo c’è la soddisfazione di aver trovato nell’azienda la disponibilità a fondare un momento importante della propria comunicazione sulla ricerca storica condotta con criteri scientifici (cioè basata su documenti d’archivio). Si tratta quindi di una biografia d’impresa in cui il passato non viene schiacciato dal presente, ma può essere rappresentato attraverso una contestualizzazione rigorosa, pur mantenendo ovviamente un tono divulgativo. Anche nel capitolo dedicato agli anni più recenti, per i quali non esistono ancora studi storici e il carattere di monografia d’impresa tradizionale potrebbe prevalere, si è scelto di concentrarsi su un arco temporale piuttosto lungo (1994-2013), in modo da mostrare il processo di evoluzione che porta all’impresa contemporanea, piuttosto che fornire una semplice fotografia dell’oggi, destinata a non essere più attuale in tempi brevi.
Il carattere di ricostruzione basata su elementi concreti si rafforza, oltre attraverso un racconto che si articola seguendo le immagini storiche, attraverso una sezione, presente in tutti i capitoli, dedicata nello specifico ai documenti dell’Archivio eni. Si è voluto in questo modo rappresentare la ricchezza della documentazione prodotta e conservata da un’impresa, cercando di sfruttare al meglio le possibilità dell’ebook multimediale per inserire materiali che vadano oltre il tradizionale documento cartaceo. Abbiamo cercato, infine, di concentrarci su documenti piuttosto insoliti, in modo da sottolineare come una vicenda d’impresa non sia mai banale e siano invece sempre possibili più percorsi di lettura. Abbiamo così immagini di un carro per il carnevale del 1953 con una delle prime raffigurazioni del cane a sei zampe, filmati amatoriali girati da dipendenti eni in Iran negli anni sessanta, canzoni fatte comporre dai dirigenti delle “Sette sorelle” per un ricevimento in onore di Enrico Mattei, una storia dell’Agip a fumetti lasciata incompiuta dal grande Hugo Pratt…
Nell’ultima sessione del lavoro, infine, abbiamo anche ricavato uno spazio per spiegare cos’è e come opera un archivio storico all’interno di una grande impresa: il fatto che eni, nel 2006 (interventi in questo ambito erano già stati avviati dagli anni ottanta), abbia aperto agli studioso un centro specializzato nella conservazione, catalogazione e valorizzazione della propria storia è l’elemento determinante che ha reso possibile la monografia ed è quindi giusto che venga valorizzato anche al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori.
Il coinvolgimento di una grande azienda come eni, dotata di una propria unità specializzata nel sostegno alla ricerca storica, degli archivi Alinari, del giornalista Mario Pirani, che è stato il “nume tutelare” dei capitoli dedicati alla storia nazionale e di un gruppo editoriale come RCS hanno messo naturalmente a disposizione del progetto un livello di risorse che difficilmente si possono reperire per una monografia d’impresa. Naturalmente con l’ampliarsi della prospettiva è cresciuta anche la complessità del lavoro e le esigenze di coordinamento in un gruppo di professionisti le cui competenze spaziavano dalla storia d’impresa all’informatica, dall’archivistica alla grafica, dai servizi editoriali alla comunicazione d’impresa.
Si tratta quindi di un’esperienza difficilmente ripetibili in altri contesti, ma che comunque – opportunamente adattata – può indicare modalità interessanti di sviluppo per chi è interessato alla produzione di monografie aziendali. La forma materiale della monografia digitale merita ad esempio di essere ulteriormente esplorata: il progetto 60 anni con eni ha mostrato alcune delle potenzialità che vengono dal non avere i limiti fisici dell’opera stampata ma il mezzo informatico ha comunque delle esigenze specifiche. La distribuzione, ad esempio, ha costi prossimi allo zero ed è potenzialmente illimitata, tuttavia l’ebook ha un tipo di visibilità diversa rispetto al tradizionale volume strenna o alla monografia d’impresa destinata alle librerie: deve quindi essere promosso con criteri diversi ed è diverso anche il tipo di visibilità che ci si può aspettare dalle due tipologie di operazione. Anche il rapporto con i contenuti cambia: le modalità di fruizione del libro digitale vanno comprese per un’adeguata selezione e preparazione dei materiali ma, nonostante alcuni limiti dovuti al trade-off fra alta definizione e possibilità effettive di veicolazione attraverso la Rete, la forma digitale sembra particolarmente indicata nel caso delle biografie d’impresa, dove le testimonianze del passato possono assumere natura diversa che testi o immagini. In questo modo, oltre a fornire al lettore un testo-guida, si può stimolarlo ad assumere lui stesso il ruolo dello storico, chiamato a ricostruire la vicenda aziendale attraverso un contatto diretto con diverse tipologie di documenti.
Un passaggio successivo sarà probabilmente quello di cercare di coniugare la grande ricchezza di contenuti che è propria del libro tradizionale con funzione di interattività più avanzate, derivate dallo sviluppo delle applicazioni per dispositivi mobile: la monografia d’impresa potrà diventare così un supporto al turismo industriale, oppure interagire con altre forme di interazione con gli stakeholder ricercati dalle imprese attraverso lo sviluppo di app.
Daniele Pozzi
Storico economico, insegna Heritage & Competition alla LIUC – Università Cattaneo ed è fondatore del progetto di consulenza h-factor (www.h-factor.it).
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