Due matite: Gianni Burato e Pietro Vanessi e due obiettivi: Daniele Mendini e Maurizio Marcato ci hanno regalato la loro soggettiva interpretazione dei valori che l’Osservatorio porta avanti anche con il Premio 2013.

Come nel gioco della “associazione di idee” ciascuno di loro, affidandosi alle impressioni a pelle derivate dalla discussione sui significati e messaggi intrinsechi nell’ oggetto monografia, ha ripescato dagli archivi un suo lavoro che – secondo le tortuose vie della creatività – racchiudesse un ben definito messaggio.

Le 4 cartoline sono stampate in una tiratura limitata ed eslusiva di 500 copie. Non saranno prodotte riedizioni. Le invieremo, secondo dicponibilità, a chi ne fa richiesta a info@monografieimpresa.it.

The cards

Cartolina "il galeone" di Gianni Burato

 

Il Galeone di Gianni Burato: esce da un libro, con a bordo memorie, sogni e speranze per traghettare questo bagaglio immateriale verso nuovi mondi da scoprire. E cos’è, se ci pensiamo, una Monografia aziendale se non un punto fermo, stampato nero su bianco, destinato però a fungere da trampolino verso nuove sfide?

Il "magager illetterato" di Pietro Vanessi

 

Il Manager di PV – Pietro Vanessi – che pur nella goffaggine di una opulenza troppo ostentata, ci trasmette una grande verità: l’opera letteraria sia essa di editoria bianca o grigia – come spesso è, nel caso delle monografie d’impresa – va spolverata, e quindi curata, letta, capita, trasmessa.

Gli "spaghetti tricolori" di Daniele Mendini

Perché gli spaghetti di Daniele Mendini? Ma è ovvio! Racchiudono la storia d’Italia, il made in Italy nel mondo, l’idea di cucinare con cura per poi gustare con piacere. Ed ancora, la tradizione sempre nuova e ogni volta diversa, il valore dei piccoli gesti come, appunto, buttare la pasta o apprezzare l’impegno delle persone che “fanno” la vera storia di un’azienda.

La "Biliard Pin Up" di Maurizio Marcato

 

La PinUp di Maurizio Marcato: gloriosa, “tanta”, colorata icona di un dopoguerra ormai lontano, pieno di speranze e di sogni, di nuovi mondi che si aprono e vecchi calcinacci da spalar via. La storia dell’Italia insegna all’Italia che la speranza nel futuro ha forme (e che forme!) che non tramontano mai.

 

 

 

Who’s Wo?

Gianni Burato. Nasce a Verona dove vive e lavora.
Artista eclettico con una disposizione naturale per il disegno che Gianni Burato sviluppa con grande creatività utilizzando tutte le tecniche. Grande talento e una sensibilità non comune lo portano a creare illustrazioni raffinate per le maggiori testate, come le celebri copertine per il “Venerdì”(La Repubblica) e la collaborazione con “Cuore”.
E’ tra i fondatori con Milo Manara del giornale satirico “Verona Infedele”.
Nel 1995 vince, nella sezione multimediale, il 1° Premio Internazionale di Satira Politica di Forte dei Marmi disegnando il CD interattivo “MegalomaNet”, riconosciuto anche dalla Apple Italia. E successivamente, nel 1998, giunge il riconoscimento con il più ambito premio “Pino Zac” ai Forte dei Marmi, per le illustrazioni dedicate all’Euro.
La satira non esaurisce, però, la sua vena creativa.
Lavora per le più importanti agenzie di pubblicità. Crea splendide illustrazioni per la Ferrero, il Gruppo Volkswagen, Chevrolet, Ferrari Spumanti, Aeroporto Catullo, Telecom, Unicredit e alcune fra le maggiori case vinicole Italiane.
Suo il marchio del famoso Festival internazionale dei Giochi di strada “Tocatì” che si svolge annualmente a Verona.
Attualmente collabora con il “Fatto Quotidiano”, con gli architetti/designers Mendini e per Clear Channel Communications.
Ha illustrato svariati libri per le più note case editrici.
Il suo segno è ormai inconfondibile: preciso, espressivo, ricco di particolari, suggestivo.
Le sue opere sono state esposte in Italia e all’estero.

Pietro Vanessi. PV è lo pseudonimo/acronimo di Pietro Vanessi, un professionista della comunicazione, nato a Verona nel ’64 e residente a Roma da qualche anno, che da un po’ di tempo, e a fasi alterne, si diletta nel disegnare vignette per varie riviste (da Cuore del tempo che fu, a diversi quotidiani locali e nazionali).
Uscito di scena per 7/8 anni, per dedicarsi anema e core all’attività di creativo pubblicitario, da settembre del 2006 grazie al blog www.unavignetta.splinder.com (iniziato quasi per gioco) è ripartito alla grande inventando nuove vignette satiriche e riflessioni sarcastiche su vari temi del nostro vivere quotidiano.
Nell’universo di PV si spazia dalla filosofia Zen alla critica sociale, dalla cronaca quotidiana alla vita di coppia, dalla morte e la malattia alle scorribande erotico/sentimentali di organi sessuali umanizzati in vena di confidenze.
Un intero Universo di personaggi che si muovono e agiscono sotto un’ottica agro-dolce di “disperata disillusione esistenziale”, che riescono comunque, tra una battuta filo-misogina e un pensiero disperatamente nichilista, a strappare un sorriso-amaro, mai sguaiato ma al contrario, il più delle volte, trattenuto a forza tra i denti in una logica in sospeso tra il “sia quel che sia” e il “sarà come deve andare”.

Daniele Mendini. Il desiderio di fare il fotografo gli nasce da giovanissimo. Per raggiungere il suo obbiettivo senza scontentare i genitori, si traghetta brillantemente da una maturità classica ad una laurea in geologia, che mette in un cassetto, per dedicarsi professionalmente alla sua passione.
Come dice Daniele: “Sono trent’anni che faccio questo sporco mestiere, cercando sempre di farlo con coscienza e professionalità senza imbrogliare nessuno, me stesso per primo”.
Il suo lavoro spazia dalla moda al ritratto, dalle automobili all’architettura, al food, ricercando e sperimentando con la curiosità del primo giorno.
In pratica, fotografa i piaceri della vita, con particolare abilità nel cogliere l’attimo irripetibile, lo sguardo, il gesto, il riflesso di luce. Ormai conosce le perculiarità della luce del sole in Sudafrica come in Florida, Australia o Finlandia.
Da tre anni affianca alla sua professione una nuova avventura e diventa editore creando siamodonne.it un magazine online al femminile e lo strumento del web lo porta a intraprendere la produzione video che, con l’occhio del fotografo di esperienza, dà risultati più che apprezzabili. Come è di moda dire all’estero, diventa un “videografo”, realizzando principalmente videoricette e video di moda, ultima tendenza di una comunicazione da fruire, senza parole, sul web.

Maurizio Marcato. Grazie alla passione nata con la pittura e perpetrata con la fotografia, Maurizio Marcato da sempre cerca di coniugare la sua interpretazione del mondo delle immagini con la domanda dell’ambiente che lo circonda, attraverso una visione filtrata del quotidiano, dove la realtà assume sempre nuovi significati.
Considera la fotografia un mezzo creativo con cui sperimentare continuamente nell’ambito della comunicazione visiva; per questo, nel 1979 intraprende la carriera di fotografo.
Da Schio (VI) si trasferisce a Verona, dove apre uno studio fotografico per la creazione di immagini pubblicitarie e industriali. Ciò che gli permette di proseguire la sua personale ricerca nell’immaginario visivo, di curiosare, giocare con forme e colori, rivisitare concetti, vestendoli di nuovi significati.
Ama il lavoro manuale, tagliare, dipingere, inventare. Collabora con diverse riviste, soprattutto di architettura e design.
E’ docente di fotografia presso la Facoltà di Design del Politecnico di Milano.
Marcato é un fotografo poliedrico, attivo anche a livello internazionale. Molti i progetti realizzati tra Giappone e Stati Uniti.
I suoi interessi spaziano dal reportage al ritratto, dall’architettura alla paesaggistica, fino alle foto d’arte e di ricerca.
La continua ricerca lo ha portato a concepire una visione più ampia del concetto di comunicazione. Nasce così nel 1994 III Millennium, agenzia di consulenza, public relations e organizzazione eventi, al sevizio dell’immagine aziendale.