Fonte della foto : lettera43.itSotto le feste, si sa, sono tutti più buoni…ma il Signor Cucinelli, re del cashmere in Italia con l’omonima azienda Brunello Cucinelli S.p.A., ha superato tutti in merito a spirito natalizio, donando ai suoi 783 dipendenti un premio di ben 6385 euro cadauno.

Non si tratta tuttavia di pura generosità d’animo, altruismo o follia di Natale. Anzi.
Quella del Signor Cucinelli è una mossa da manuale di etica imprenditoriale. I dipendenti, infatti, potranno godere di questo inatteso benefit poiché l’azienda di Borgo Solomeo, secondo quanto riporta Lettera43.it, ha raggiunto un utile netto di circa 17 milioni di euro nei primi nove mesi del 2012, derivanti anche dall’ottimo ingresso in borsa dell’impresa. E così il numero uno di casa Cucinelli ha scelto di condividere una parte degli utili (5 milioni di euro) con chi ogni giorno contribuisce al successo del suo business: i suoi dipendenti. Altre imprese scelgono di raddoppiare i dividendi agli azionisti, lui ha scelto di premiare i lavoratori. L’ha definito “un dono di famiglia a chi è cresciuto insieme a noi”. In barba a “spending review” e “spending cuts”, Cucinelli ha voluto invertire la rotta usuale in questi tempi di crisi, azione che di certo non è passata inosservata e che ha suscitato più di qualche dubbio riguardo alla natura del “regalo”: c’è chi sostiene che in questo modo abbia voluto comprarsi i dipendenti.
Lui smentisce in toto affermando che il premio era nei suoi piani già da tempo.
Che sia stato in malafede o meno (lasciamo il beneficio del dubbio a chi vuole averlo), resta il fatto che le famiglie dei dipendenti troveranno un bel regalo sotto l’albero e che i dipendenti stessi saranno sicuramente più motivati di prima nel portare avanti le loro mansioni alla Cucinelli.
Quello che resta è una mossa di immagine straordinaria, che di questi tempi fa bene al morale (oltre che al portafoglio), rivalutando la figura dell’imprenditore, da sempre malvista dall’opinione pubblica, e soprattutto indicando la strada verso un modo di fare impresa più etico e più umano, che punti a valorizzare lavoratori e dipendenti, vero motore e forza dell’economia.

Daniele Bazzanella
Studente di Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Verona e collaboratore de L’Adige di Trento.