Francesco De NobiliHo rivolto alcune domande al Professor Francesco De Nobili, docente all’Università di Bologna in Comunicazione d’Impresa e Web Marketing.

Professor De Nobili, le città e i territori sono indubbiamente brand e come tali andrebbero valorizzati come fossero imprese.
Spesso ciò non accade e la comunicazione istituzionale non raggiunge adeguatamente il cittadino-utente. Come, da docente di comunicazione e web marketing, affronterebbe questo problema?

Credo che il problema sia spesso legato a quanto le istituzioni credano nel valore della professionalità di comunicatori ed esperti di marketing.
Se continuiamo a pensare che – come già successo in passato – chiunque può ideare e portare avanti questo tipo di progetti, rischiamo davvero di perdere opportunità preziosissime che sono già divenute fondamentali a livello economico.

Collaborando con l’Osservatorio Monografie Istituzionali d’Impresa, ho potuto osservare come la monografia aziendale si caratterizzi per avere come fondamentale soggetto della trattazione, l’impresa economica nel suo complesso.
In qualità di docente di storytelling, quanto ritiene sia importante oggi raccontarsi ? E come la monografia d’impresa può rendersi utile in termini macro-economici di mercato?
Raccontarsi significa aprire le porte all’Altro.
E’ una delle modalità migliori per farsi conoscere e soprattutto per far conoscere le vere qualità, potrei dire l’anima, di un’azienda.
Ecco perché le monografie d’impresa sono un ottimo strumento, ancor di più sul mercato internazionale, dove le qualità che noi italiani riteniamo ormai scontate, hanno per il mercato estero un valore immenso. 

Con l’espansione della rete è in atto una digitalizzazione dei contenuti aziendali.
Questo andrebbe a svantaggio di strumenti tradizionali di comunicazione, come la monografia aziendale? Come affronterebbe una corretta integrazione fra tradizione e novità tecnologica?
Direi semplicemente che non saper sfruttare la transmedialità – intesa come integrazione tra contenuti online e offline – equivale a comprare una Ferrari per guidarla nel cortile di casa.
E’ un po’ come la diatriba libro-ebook: non è una sfida, ma uno strumento permette di dare maggior valore all’altro; l’importante è creare contenuti realmente utili e curati.

Oggigiorno è evidente il gap fra nativi e non-nativi digitali. Un divario che separa la vecchia cultura imprenditoriale dalla nuova, che oggi assume inedite forme e differenti competenze. In qualità di responsabile del progetto “Comunicazione Lavoro”, cosa ne pensa e cosa andrebbe cambiato?
Mi capita spesso, durante i corsi di Comunicazione Lavoro, di formare imprenditori che attraverso il web scoprono davvero “un mondo” nuovo e in pochi mesi riescono a trasformare processi di gestione o produttivi con ottimi risultati.
Credo che la formazione continua sia la risposta: la tecnologia e il web in particolare, ci costringono ad essere aggiornati costantemente, vista la velocità di evoluzione. Ma è proprio questo cambio di mentalità che permette di avere un approccio elastico, utile anche in altre situazioni lavorative.

Giuseppe Papalia 
Studente in Scienze della Comunicazione
all’Università di Verona 

Who’sWho

Francesco De Nobili insegna Comunicazione e Web presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna (Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione pubblica e d’impresa). 

E’ responsabile del progetto Comunicazione Lavoro, il sito di riferimento per chi cerca lavoro e formazione nel campo nella comunicazione e nel Web e al suo interno è docente di corsi online (on demand) LinkedIn e Google Analytics.
Autore e curatore della collana “Web marketing” (edizione digitale Area51 Pubblishing, cartacea HOEPLI)
Svolge inoltre attività di docenza e formazione per enti e aziende su comunicazione online e web marketing: SEO, SMM, web content, storytelling, scrittura persuasiva e web marketing.