niccolò branca“Sulle ali dell’eccellenza” – monografia delle Distillerie Fratelli Branca –  al Premio OMI 2016 ha volato decisamente in alto: Primo Premio assoluto e menzione speciale per il miglior graphic design.
Le due Giurie che hanno valutato le opere in concorso, nonostante la volutamente marcata diversità fra loro, sono state nettamente concordi nell’assegnare il podio allo splendido volume che descrive il mondo Branca.
La monografia si è sviluppata sotto la diretta curatela di Niccolò Branca, Presidente ed Amministratore Delegato dell’Azienda.
Persona eclettica, dai suoi studi e i suoi scritti di psicologia, principi Zen e tecniche di meditazione, Branca trae una visione olistica dell’azienda, che percepisce come organismo vivente basato sulla consapevolezza, esplicitata con un Codice Etico, un Bilancio Sociale ed un accurato sistema di sicurezza alimentare, del lavoro e dell’ambiente.
Non potevamo non chiedergli un’intervista, focalizzata ovviamente sull’argomento che ci ha messo in contatto, ovvero la narrazione aziendale.

Branca è un nome che fa parte della storia d’Italia e non solo. Si potrebbe quindi pensare che non abbia bisogno di una monografia per affermare la propria autorevolezza.
Cosa spinge quindi un Brand consolidato ad affrontare il percorso non certo semplice del raccontarsi?

La narrazione aziendale è un aspetto su cui Branca ha sempre investito molto e che fa parte del nostro DNA.

Scopo della monografia é raccontare il presente
e il futuro di Branca

La nostra azienda è stata pioniera nel campo della comunicazione e le sue pubblicità, realizzate dalle più importanti firme della grafica d’autore fin dai primi del ‘900, sono diventate vere e proprie icone.
Comunicare è per noi uno sforzo costante che ci ha spinto a creare un percorso storico, per riprendere il nostro racconto, dalle origini al presente e per arrivare a rappresentare quello che l’azienda è stata finora, ma anche quella che sarà.
Scopo della monografia infatti é raccontare il presente e il futuro di Branca: un’azienda con una tradizione importante, ma sempre viva e proiettata verso il futuro.
Ho curato personalmente la monografia e, nella prefazione, ho voluto dedicarla a tutti i dipendenti degli stabilimenti di Milano e di Buenos Aires, che giorno dopo giorno, da decenni, permettono di tramandare la tradizione dei nostri prodotti.

Nel nostro archivio, all’Osservatorio Monografie d’impresa, conserviamo una precedente pubblicazione delle Distillerie Branca: “Novare Serbando – 1845” edita nel 2002.
Cosa è cambiato da allora, nel modo di comunicare il Brand da parte dell’azienda?
 
Per comunicare al pubblico la ricca gamma dei suoi prodotti, Branca ha sempre vissuto un incontro proficuo con l’arte. E nel corso degli anni, per comunicare il Brand, l’azienda ha continuato a mantenere fede a questa filosofia imprenditoriale, ideando proposte sempre creative e innovative, in grado di anticipare e accompagnare i cambiamenti che da sempre sono in atto nelle abitudini dei consumatori.

Il nostro motto:
Novare
Serbando

La pubblicazione del 2002 voleva raccontare il nostro percorso e la storia dell’azienda; mentre il 2015, con la ricorrenza dell’anniversario per i 170 anni, ci è sembrato l’anno giusto per presentare al pubblico un progetto editoriale che parlasse del nostro presente e di ciò che ci guiderà in futuro: progetti e nuove idee, sempre indirizzate dalla volontà di innovare.
Come recita il motto di Branca, “Novare Serbando”.

Per che pubblico, “Sulle Ali dell’Eccellenza” è stata pensata?
La monografia è pensata per un pubblico ampio, per chi già ci conosce e apprezza i nostri prodotti, ma anche per chi si avvicina per la prima volta all’azienda.
Volevamo che fosse un libro bello, elegante, che permettesse ai lettori di apprezzare e sentire lo spirito della nostra azienda, e quello che la rende unica.
In particolare, ci sono alcuni capitoli del libro che si rivolgono soprattutto ai più giovani, penso ad esempio al capitolo dedicato al successo di Branca in Argentina.
Il libro inoltre svela particolari curiosi sui trend di oggi, gli aneddoti e i retroscena, oltre alle istruzioni per il corretto consumo del Fernet-Branca e del piccolo ricettario, sviluppato e stampato separatamente, che contiene i cocktail più famosi preparati in tutto il mondo con i distillati Branca. Con un’attenzione speciale ai bar tender, un pubblico a cui teniamo molto.

Cosa significa per l’Azienda – e per chi ha partecipato alla realizzazione dell’opera – il duplice successo ottenuto al Premio OMI 2016?
Il successo ottenuto al Premio OMI è per noi motivo di orgoglio.

Il premio OMI é un motivo di orgoglio da condividere con chi ha collaborato all’opera.

Lo considero un riconoscimento all’importante lavoro di squadra e di ricerca, anche iconografica, che è stato condotto internamente e che ci ha portato a realizzare un volume di altissima qualità.
Per questo ci tengo a ringraziare le persone che hanno creduto e collaborato per portare a compimento questo progetto: Margherita Vaschetto, Marco Ponzano e Nicola Olianas.
Inoltre, è doveroso condividere questo riconoscimento con Pamela Ferlin ed Emanuele Basile di Ergo Sum, oltre che con l’editore Rizzoli, per il contributo fondamentale alla pubblicazione e con chi ha lavorato alla parte di editing e alla realizzazione grafica del volume.

Tiziana Sartori