ARTPRINT Buyer è l’unica rivista specializzata in Italia ed in Europa, destinata a un pubblico di designer, art director, responsabili marketing.print buyer
Alla vesta grafica molto curata abbina informazioni e contenuti di alta qualità relativi a tutta la filiera della carta quale potente mezzo di comunicazione polisensoriale in virtù delle stimolazioni visive, tattili e olfattive che trasmette.

Nel numero di febbraio 2017, nell’ambito di un’articolata analisi sui “libri d’azienda” ovvero di quella produzione che spazia dal catalogo alla monografia aziendale, é inserita l’esaustiva intervista – che riportiamo integralmente – a Mario Magagnino, presidente dell’Osservatorio Monografie d’Impresa.  L’intero articolo é fruibile in PDF, cliccando QUI Il sito della rivista non è più reperibile al vecchio indirizzo ma lo specifico numero è disponibile grazie al fotografo lombardo Luigi Giovanni Tremolada che lo ha conservato nel suo sitoweb.

Nella galassia 1…In crescita è anche la domanda di volumi corporate e di monografie aziendali.
La monografia istituzionale d’impresa, comunemente nota con il nome di monografia aziendale — dove è frequente l’uso di attribuirle un nome di ispirazione aziendale, per esempio “il libro del centenario” — è uno strumento della comunicazione d’impresa che – spiega Mario Magagnino, presidente dell’Osservatorio Monografie Impresa dell’Università di Verona — riassume il passato, presente e la visione del futuro dell’azienda.
Viene realizzata di norma per rafforzare l’identità aziendale in occasione di un anniversario, mentre vengono trascurate altre opportunità quali la quotazione in Borsa, nuove acquisizioni di marchi e la penetrazione nei mercati esteri.
Il formato di solito è quello del libro con una varietà di interpretazioni di format editoriali o collane nella quale viene inserita l’opera, se la gestione ovviamente viene affidata a una casa editrice.
Nei decenni passati — ricorda il professor Magagnino — l’agenzia di pubblicità, alla quale veniva affidato l’incarico della realizzazione e della “distribuzione”, puntava creativamente a valorizzarne il più possibile l’aspetto strategico di questo strumento.
“In base all’esperienza dell’oggi l’investimento in creatività mi pare sia una parte minoritaria, l’imprenditore non sa a chi rivolgersi, spesso segue un processo d’imitazione tralasciando gli obiettivi che sono specifici della sua azienda.
Per fortuna ci sono ancora iniziative che si fanno apprezzare perché finalizzate ad accrescerne la reputazione del marchio: a fine 2016 Valdo per i 90 anni ha realizzato 2800 pezzi per un target selezionato Horeca, in cui l’azienda è riuscita a coniugare la bottiglia esclusiva con la monografia aziendale, una realizzazione piacevole per il consumatore, e in questo caso, interessante per la filiera grafica e cartotecnica”.
Se questo strumento è destinato anche in futuro ad essere sempre più utilizzato, grazie anche alla nascita di agenzie specializzate nella sua realizzazione, conclude Magagnino, la monografia “dovrebbe avere un’importante progettualità grafica, in grado di tradurre le esigenze e gli obiettivi dell’azienda, molto curata nei particolari e nelle realizzazioni sinergiche con il prodotto e con i vari destinatari dell’opera. Alcune aziende realizzano un quantitativo di monografie con copertine più eleganti, di pregio per destinatari considerati più importanti, altre perché decidono di inviarla come strenna nel periodo natalizio ai loro stakeholder”.

Il processo di lavorazione coinvolge numerosi attori, ed è proprio per questo aspetto corale che alcune aziende “non sono in grado di gestire tale processo e finiscono per mandare al macero interessanti prospettive utili alla diffusione di asset storici e di valore per la loro reputazione aziendale”.
Non è un caso che marchi storici della pasticceria milanese recentemente acquisiti da griffes della moda abbiano come primo passo scelto la realizzazione della monografia del marchio acquisito per dare unità e lustro alla storia.
Del resto “una monografia realizzata con cura si farà apprezzare nel tempo e darà valore allo storytelling aziendale”.