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Un momento della tavola rotonda “il ritratto coniugato al futuro” con Giovanna Maggioni, Francesco Morace, Decio Carugati, Lisa Codarri e Marco Ongaro.

Giovanna Maggioni Direttore Generale di UPA – Utenti Pubblicità Associati – che da quest’anno è patron del nostro Premio, tra un meeting e un viaggio, mi ha rilasciato questa intervista.

Durante la tavola rotonda dello scorso 24 febbraio all’Università di Verona, lei ha fatto un parallelismo tra l’UPA Advertising Graffiti  ed il nostro Osservatorio quali analoghi strumenti di narrazione di una storia d’Italia alternativa. Cos’è UPA Advertising Graffiti?
Da un anno la nostra associazione ha pensato di riunire sotto il nome di UPA Advertising Graffiti (http://www.youtube.com/user/UPAadvgraffiti, NdR) la storia dell’Italia, degli italiani, delle tradizioni, dei costumi…  attraverso la raccolta degli spot che da Carosello ai giorni nostri hanno rappresentato proprio questa storia.
L’abbiamo costruita inserendo sotto i diversi temi che abbiamo ritenuto segnassero dei comportamenti mutabili nel tempo (la famiglia, la casa, il periodo, la scoperta, l’auto…) gli spot che negli anni sono andati in onda.

Al di là del fatto che l’abbinamento tra le due iniziative ci gratifica, quali sono secondo lei, i punti in comune questi progetti?
L’iniziativa che l’Osservatorio ha costruito e la documentazione che ha raccolto in questi anni potrebbe dare corso, catalogata per argomenti, periodi, …. ad una storia dell’industria italiana, del suo operare sul territorio, della sua capacità di internazionalizzazione attraverso l’esportazione.
Sono pagine di storia industriale, di crescita, patrimoni unici di operosità.

Lei ha un punto d’osservazione privilegiato sulla comunicazione italiana. Quanto la monografia istituzionale è presa in considerazione dalle grandi aziende come canale per la comunicazione del proprio brand?
E’ uno strumento prezioso, in particolare il cartaceo, un biglietto da visita dell’azienda che parla della sua storia. Gli stessi bilanci aziendali a volte vanno oltre e diventano monografie che danno ancor più lustro al bilancio.

E’ uno strumento più usato dalle multinazionali o dalle italiane?
E’ sicuramente un valido supporto per le aziende italiane, anche se non lo è da meno anche per le multinazionali.
E’ una occasione di celebrare un anniversario, orgogliosi di mettere nero su bianco la crescita, un supporto istituzionale che può far conoscere quegli aspetti emozionali che colpiscono il nostro interlocutore, è un valido strumento, anche commerciale, del brand dell’azienda.

Quanto le aziende italiane prendono in seria considerazione la propria comunicazione istituzionale collocandola correttamente tra “le cose da fare” per la gestione della propria Brand Reputation?
Oggi non c’è appieno la consapevolezza dell’importanza della comunicazione, soprattutto nella media azienda italiana. Media azienda che rappresenta invece il tessuto economico del Paese.
Anche attraverso le monografie si fa comunicazione e reputazione. Non sempre le aziende sanno cogliere questa importanza.
C’è ancora molta educazione da fare sulla materia sia per la comunicazione in generale che per quella istituzionale e quindi sulle monografie.
Se paragoniamo l’Italia e la Germania (ma vale anche per Francia e Inghilterra) troviamo 12.000 imprese che comunicano in Italia contro le 22.000 della Germania. Eppure noi siamo il Paese della piccola media impresa.

E la trasparenza che ruolo gioca oggi nella comunicazione istituzionale?
La trasparenza è fondamentale al giorno d’oggi.
Se racconti qualche cosa di non vero, se tralasci il negativo, il consumatore o il tuo interlocutore di business rifiuteranno qualsiasi cosa tu dica perché oggi ciascuno può documentarsi e sapere. E anche la più bella storia aziendale verrà distrutta. 

UPA da quest’anno sostiene, con il suo patrocinio, il Premio alla miglior monografia istituzionale d’impresa indetto dall’Osservatorio. Secondo lei, questa iniziativa potrà sollecitare l’attenzione dei soci UPA su questo strumento?
Faremo in modo che le aziende sappiano dell’importanza di questa iniziativa, valorizzino di più il loro patrimonio aziendale e così, come hanno risposto positivamente nel caricare i propri spot su UPA Advertising Graffiti, partecipino al premio per la miglior monografia.

Stefano Russo

 

Who’s who

Giovanna Maggioni è Direttore Generale di UPA, Utenti Pubblicità Associati.
Nella sua ricca esperienza lavorativa Giovanna Maggioni ha affrontato i temi della comunicazione sotto diversi aspetti. Nel corso di dieci anni trascorsi al gruppo editoriale Corriere della Sera – Rizzoli, Giovanna Maggioni ha maturato una profonda conoscenza del mondo editoriale della pubblicità e della promozione ricoprendo ruoli e funzioni sempre più importanti.
Questa esperienza ha trovato il naturale sbocco in UPA dove ha sviluppato prima tutta l’area delle ricerche e studi (siede nei Consigli di Amministrazione  di Auditel,  Audipress, AudiOutdoor di cui è anche presidente, Audiweb e Audimovie) fino ad arrivare a essere Direttore Generale.
Giovanna Maggioni è laureata in Scienze Statistiche all’Università Cattolica di Milano. E’ Consigliere del Master in Comunicazione d’Azienda. Siede inoltre nel Consiglio Direttivo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pubblicità Progresso.

UPA Utenti Pubblicità Associati – è l’organismo associativo che riunisce le più importanti e prestigiose aziendeindustriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità e in comunicazione.UPA è promossa e guidata dalle imprese che la costituiscono per affrontare e risolvere i problemi comuni in materia di pubblicità e per rappresentare gli interessi delle aziende con univocità, indipendenza e forza presso il legislatore, le agenzie di pubblicità, i mezzi, le concessionarie, i consumatori e tutti gli altri stakeholderdel mercato della comunicazione commerciale.Tutte le attività e i comportamenti dell’ Associazione sono improntati alla trasparenza e alla responsabilità,  con attenzione costante all’ innovazione del mercato.
UPA aderisce all’ Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitariaal fine di difendere e di promuovere la pubblicità responsabile come veicolo di informazione per il consumatore, concorrenza per il mercato e benessere per la società.UPA si è dotata di linee guida di antitrust compliance contenenti le indicazioni in merito alla condotta che l’ Associazione e le imprese aderenti sono chiamate a tenere per rispetto della normativa sulla concorrenza.
Si sottopone periodicamente a audit di verifica della compatibilità delle attività svolte con il diritto della concorrenza e con le linee guida adottate.