Nell’ambito della mia attività di ricerca sullo strumento Monografia Istituzionale d’Impresa mi sono imbattuto in due opere con specificità analoghe, ovvero quella di essere state curate, entrambe e per propria passione, da dipendenti.

BPMNel primo caso mi riferisco a “100 anni della Banca Popolare di Milano” (anno 1965), opera che la BPM ha conferito di recente all’Archivio dell’Osservatorio.  Si tratta un simpatico libriccino di sonetti in dialetto meneghino del poeta – e funzionario della Banca stessa – Alberto Giovannini, vincitore di ben due premi Sant Ambroeus.
L’introduzione dell’allora dirigente della Banca, Enrico Giuliani, recita: “… chi leggerà questo libriccino è certamente un amico della Banca Popolare di Milano e, necessariamente, un buon milanese, altrimenti la lettura gli risulterebbe faticosa ed ardua …”.
Una scelta di comunicazione di oltre 50 fa che rispecchia la logica aziendale di rafforzare il legame con il territorio, anche se con uno spirito fortemente identitario tipico dell’epoca. 
L’opera, pubblicata a cura della Banca stessa ha, ancor oggi, funzione di strumento di conoscenza storica. 
Questa piccola Monografia partendo dal 1865  scandisce ciascun anno con un sonetto che – con delicato umorismo – ci racconta della vita della Banca Popolare di Milano e della sua contestualizzazione storica.
Chiude l’opera un sonetto che suggerisce originali visioni sul futuro della Banca; eccovi la parte più suggestiva:
“ […] senza cravatta, in manigh de camisa,
sognen on’agenzia sora la lunna […]”
Era il 1965, l’anno dello sbarco dell’uomo sulla luna.

ParmalatLa seconda opera è la monografia Parmalat, ideata, curata e realizzata da Enrico Patroni, impiegato nell’area logistica della stessa azienda e che ha trovato, per la pubblicazione, un partner nell’editore MUP – Monte Università Parma – che gli ha messo a disposizione – come mi scrive lo stesso autore – “… persone capaci di estrapolare il materiale occorrente per farne una sintesi di tutto quanto avevo raccolto …”.
“Parmalat  1961-2015” – questo è il titolo – è attualmente l’unica opera monografica, anche se non-ufficiale, dell’azienda di Collecchio e presenta, con un percorso sviluppato principalmente tramite immagini, la storia di Parmalat.
Enrico Patroni si è messo in contatto con me dopo aver letto, sulla Gazzetta di Parma, l’articolo relativo alla monografia Delicus Rizzoli “Alice o Acciuga?”, premiata nella recente edizione del Premio OMI.
Peccato non aver riscontrato la medesima sensibilità in imprenditori o responsabili comunicazione di altre aziende parmensi!

Riprendendo le considerazioni sull’opera: realizzata nel 2015, è un piacevole excursus sulla storia di un’azienda, leader di mercato, che ha vissuto una storia travagliata pur restando sempre parte fondamentale delle vicende dell’industria e della comunicazione pubblicitaria italiana.
L’aspetto sorprendente di questo caso è che l’affetto di un dipendente per la propria azienda sia stato motore della trasmissione dell’identità aziendale con la realizzazione – per pura passione personale – di uno strumento impegnativo quale è una Monografia d’Impresa.
A conclusione di queste brevi note e grazie all’esperienza di fieldwork, posso affermare che la storia della Monografia Istituzionale d’Impresa delle aziende italiane è di difficile catalogazione e sembra essere la proiezione dell’Italia che lavora: molto creativa!

Mario Magagnino